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Vaccini: il M5s Lazio presenta la riforma con più informazione

Sanità pubblica Redazione DottNet | 24/07/2018 21:15

Analisi pre e post, quarantena da scuola, riorganizzare la rete

Monitoraggi pre e post vaccinazione, "superamento della pratica vaccinale coercitiva", "personalizzazione della pratica vaccinale", diritto a ricevere ogni informazione utile al consenso informato, incluse quelle che "dimostrano la correlazione causale tra vaccini e patologie" ma anche campagne informative sulla 'nutrizione preventiva' (in omaggio al "ruolo che l'alimentazione svolge nel modulare le funzioni del sistema immunitario") e una quarantena dalla scuola di 4-6 settimane "per il soggetto appena vaccinato".

Sono alcuni dei punti della proposta di legge regionale 52-2018 presentata alcuni giorni fa dal gruppo M5s in Regione Lazio, primo firmatario Davide Barillari, e sottoscritta anche dalla capogruppo Roberta Lombardi. In un video su Youtube che accompagna la presentazione del testo, Barillari sottolinea che "non andiamo a intaccare prerogative nazionali sull'obbligo ma vogliamo rendere questa pratica un passaggio molto più responsabile". Al testo si è comunque arrivati dopo un percorso partecipato a cui sono state invitate associazioni spesso portatrici di posizioni 'scettiche' quando non apertamente contrarie all'obbligo come Gnol, Auret, Assis, Comilva, Codacons, Corvelva, Sipnei, Rip Lazio, Lov e Moige, rimandando le audizioni di sigle dei medici come Fimmg e Fimp (i pediatri) a testo già presentato, in commissione.

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L'iter vaccinale previsto dalla pdl Barillari è "articolato attraverso uno screening pre-vaccinale completo, continua con una fase informativa e partecipativa a cura del personale del centro vaccinale", prosegue con l'"acquisizione di un valido consenso informato in forma scritta" e si conclude con "uno screening post-somministrazione" per valutare eventuali reazioni avverse. La pratica vaccinale va insomma "personalizzata" (anche con una anamnesi familiare) per stilare un Quadro clinico vaccinale individuale che porta al rilascio di un nulla osta rilasciato dal medico o dal pediatra non più di 48 prima dell'inoculazione. Ampio il capitolo sul diritto all'informazione da parte delle Asl "sulla reale necessità e sul rapporto rischi/benefici di ciascun vaccino"; è prevista inoltre la "riorganizzazione funzionale della rete dei centri vaccinali" con personale "selezionato in base a competenza" e con "figure di supporto per la gestione del percorso di informazione".

Nessuna figura deve essere "in conflitto di interesse con le case farmaceutiche". Viene poi istituito un Osservatorio regionale sulle vaccinazioni allo scopo, tra l'altro, di redigere relazioni sull'andamento epidemiologico delle malattie; verrà poi aggiornata l'Anagrafe vaccinale regionale. I dati relativi alle segnalazioni di sospette reazioni avverse saranno pubblicati, prevede il testo, sul sito della Regione.

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